La manovra 2020 prevede che l’ecobonus si trasformi in “eco credito”, per evitare aggravi nei confronti delle piccole imprese.
Quindi lo sconto in fattura si trasforma in un credito di natura finanziaria con erogazione diretta sul conto corrente.
La restituzione delle quote avverrà in 10 anni, si escluderanno così penalizzazioni verso i piccoli fornitori che non potrebbero garantire l’utilizzo dello sconto in fattura introdotto dal decreto crescita e rischierebbero di perdere le forniture.
Funzione dell’emendamento
L’emendamento alla Manovra del 2020 ha fatto fronte alle “criticità concorrenziali” con effetti distorsivi della concorrenza derivanti dal combinato disposto dell’art. 10, comma 3 ter del decreto e del provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate, rispetto all’attuale configurazione della struttura dell’offerta della fornitura e installazione di impianti fotovoltaici.
Tutela dei fornitori
Sarà riconosciuto a favore del soggetto che commissiona i lavori di riqualificazione energetica degli immobili e consiste in una erogazione diretta su un conto corrente da lui indicato. Si tratta di un credito riconosciuto per l’intero ammontare della detrazione che sarebbe spettata a fronte degli interventi di manutenzione, sarebbe ripartito in dieci quote annuali di pari importo.
Si genererà una somma disponibile per il beneficiario, che gli permetterà di ottenere più facilmente un finanziamento bancario pari all’importo complessivo del bonus cui avrebbe diritto, avendo la disponibilità liquida per poter procedere al pagamento dei lavori di riqualificazione dell’immobile.
Infine il fornitore potrebbe ottenere l’incasso totale della fattura, riportando tutti i fornitori (piccoli e grandi) allo stesso livello di offerta.