L’obbligo di installazione della porta antipanico è previsto per le attività commerciali, per i luoghi di lavoro e per gli edifici di residenza pubblici e privati (i condomini).
Per la corretta installazione delle stesse, si deve fare riferimento al tipo di locale e alla sua capienza massima; come da classificazione prevista dal D. M. del 3.11.2004:
– per locali non aperti al pubblico: se la capienza è inferiore a 9 persone, non serve aggiungere dispositivi antipanico; se la capienza va da 9 a 25 persone, servono maniglie a leva o piastre a spinta; se la capienza è superiore a 25 persone, serve il maniglione antipanico orizzontale;
– per locali aperti al pubblico: se la capienza è inferiore o uguale a 9 persone, servono maniglie a leva o piastre a spinta; se la capienza è pari o supera le 10 persone, serve il maniglione antipanico orizzontale;
– per locali pericolosi: se la capienza è inferiore a 5 addetti, servono maniglie a leva o piastre a spinta; se la capienza è pari o maggiore di 5 addetti, serve il maniglione antipanico orizzontale.
Inoltre è necessario tenere presente l’altezza antincendio degli edifici: se questa misura è compresa tra i 12 e i 32 metri (tra i 4 e gli 8 piani circa, le misure più comuni in Italia) le porte antipanico, i vani ascensore e gli altri elementi strutturali devono essere almeno Rei 60; per i palazzi più alti la Rei sale a 90; per i grattacieli è richiesta almeno la Rei 120.
L’altezza antincendio è l’altezza massima misurata dal livello inferiore dell’apertura più alta dell’ultimo piano abitabile e/o agibile (esclusi i vani tecnici), al livello del piano esterno più basso, ovverosia, dal pavimento del piano terra a quello dell’ultimo piano.
La normativa europea
Sull’argomento, di grande rilievo sono le normative europee:
– la UNI EN 179 che regola l’installazione e l’utilizzo dei dispositivi antipanico azionati a leva o a spinta, consigliabili per le zone di passaggio in cui sono previste familiarità e assenza di panico (come i corridoi che conducono dai garage alle abitazioni);
– la UNI EN 1125 che regola l’installazione e l’utilizzo di tutti i dispositivi antipanico azionati tramite una barra orizzontale che possono essere usati solo su porte a perni o a cerniera e da aprirsi nel senso dell’esodo, a una o a due ante (in base alle dimensioni delle porte).
Importanti sono inoltre i Regolamenti Europei EN 13501-2 e EN 1634-1 che descrivono i comportamenti che devono seguire i produttori di porte antipanico per ottenere l’omologazione e il marchio CE ed elencano le caratteristiche dei prodotti e i criteri di classificazione.
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